Carissimi, in questo giorno così solenne ed importante sono tanti i sentimenti di ringraziamento e di gioia:
prima di tutto sento di ringraziare Dio per il dono della vocazione al sacerdozio consapevole che non mi ha scelto grazie a particolari qualità ma per un puro dono della sua misericordia e del suo amore, sullo sfondo di questo ringraziamento a Dio c’è questa consapevolezza, Dio si serve non di persone migliori ma disponibili, e la mia disponibilità ad iniziare un cammino con voi carissimi della comunità di Sant’Anselmo è piena e sento che è accompagnata non tanto da un entusiasmo umano ma spirituale, è Dio che suscita l’entusiasmo e incoraggia a seguirlo, è sempre stato così nella storia biblica, pensando la vocazione di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè e via via fino alla chiamata dei discepoli.
Rileggendo in questo periodo estivo un po’ la mia storia personale per prepararmi meglio a questo compito in cui sono chiamato, sento anche di ringraziare le mie due famiglie di appartenenza, i miei genitori che oggi sono in cielo, e tutta la mia famiglia, grazie anche a loro, che mi hanno trasmesso la fede e che mi hanno sempre sostenuto ed incoraggiato. E poi tutta la famiglia del Divino Amore, i Figli e le Figlie, perché li è cresciuta la mia vocazione, nella famiglia del Divino Amore Dio ha voluto forgiarmi e formarmi. Qui ho conosciuto non una generica devozione mariana ma ho imparato cosa davvero significhi essere Figli della Madonna del Divino Amore, per noi oblati essere Figli della Madre di Dio come ci ha sempre insegnato il servo di Dio don U. Terenzi fondatore delle opere della Madonna del Divino Amore, è soprattutto accogliere la Madre di Dio come ha fatto il discepolo amato ai piedi della croce, tra le sue cose, accoglierla, amarla e farla amare. Un progetto che vorrei sempre continuare anche nel ministero pastorale con voi carissimi fratelli e sorelle della comunità di Sant’ Anselmo. Il discepolo amato reclinando il capo sul cuore di Cristo nell’ultima cena e contemplando il Maestro crocifisso è capace di ascoltare comprendere e discernere i bisogni dell’altro.
Questo esercizio continuo poi c’è lo chiede la nostra Diocesi, il Cardinale Vicario che ringrazio per avermi dato fiducia affidandomi questo ministero, ci ha invitato come chiesa di Roma a sentire il grido del popolo, il grido rappresenta i bisogni soprattutto spirituali di ciascuno, soprattutto i lontani, coloro che non si sentono parte di una comunità e di una porzione di popolo. In questo senso vorrei essere il parroco di tutti e quindi anche di costoro, dei lontani dei dubbiosi, di coloro che hanno perso la fede, dei malati che ho avuto modo di conoscere e di ascoltare in queste prime tre settimane, dei giovani del territorio che sicuramente aspettano una mano tesa e una parola che illumina il dialogo e accende la fede.
Vorrei ringraziare il nostro Vescovo, Mons. Gianrico Ruzza, grazie della sua presenza e delle sue parole e certamente il mio ministero è e sarà pienamente in comunione con il Vescovo condividendo con Lei le decisioni importanti e significative della parrocchia.
Ringrazio inoltre tutti voi carissimi parrocchiani, grazie dell’accoglienza calorosa e della disponibilità, ho avuto modo di appurare che la comunità Sant’Anselmo è una bella comunità serena – e per questo ringrazio don Daniele e don Fidel e tutti coloro che prima di me hanno lavorato bene e con generosità- una comunità in crescita sia nel cammino e sia numericamente e per questo preghiamo che presto ci sia un complesso parrocchiale più adatto e più accogliente per le attività pastorali…
In modo particolare vorrei ringraziare tutti gli operatori pastorali:
- I catechisti della iniziazione cristiana;
- La Confraternita San Giovanni Paolo II per la loro generosità e impegno;
- Le comunità del cammino Neocatecumenale che sono impegnati in parrocchia anche nella missione evangelizzatrice del territorio;
- I vari gruppi di preghiera e di spiritualità e di attività culturali e sociali,
Ringrazio il Seminario della Madonna del Divino Amore, seminaristi e formatori per la loro presenza e per aver curato questa liturgia, come molti di voi sanno la mia permanenza in seminario come formatore per 11 anni mi ha dato molto, e la mia preghiera per il seminario sarà costante e intensa affinché sia davvero un luogo dove si sperimenti sempre la gioia di seguire il Signore nella via del ministero ordinato.
Ringrazio inoltre i confratelli sacerdoti per la loro presenza e per aver partecipato a questa liturgia con la loro preghiera e il loro sostegno.
Inoltre ringrazio il coro di Sant’Aselmo e il coro Mater Divini Amoris insieme a Sr Patrizia e Marina che si sono prestati a rendere solenne questa celebrazione!
Grazie veramente a tutti, affidiamoci alla Madre di Dio, Madre del Divino Amore che come Madre amorevole ci prenda per mano e ci guidi nel cammino che faremo insieme.
Roma, 22 settembre 2019
Don Domenico Parrotta
Parroco Sant’Anselmo alla Cecchignola